Adrian Smith: pensate al tour dei Maiden come una celebrazione

Gli Iron Maiden hanno appena iniziato il Maiden England Tour ma già si preparano alle eventuali critiche che soventi ci sono quando si parla della Vergine di Ferro.

A tal proposito parla Adrian Smith, il quale ci dice che chi non è soddisfatto dalla scelta di intraprendere un’ulteriore tour commemorativo dovrebbe guardare le cose da un’altra angolatura. Il Maiden England Tour infatti si concentra sulla produzione Maideniana degli anni 80 con un focus particolare su Seventh Son Of a Seventh Son, la setlist che i nostri amici Britannici hanno suonato nelle prime tre date a Charlotte, Atlanta e Mansfield (Boston) comprende Moonchild, Can I Play With Madness, The Prisoner, 2 Minutes to Midnight, Afraid to Shoot Strangers, The Trooper, The Number of The Beast, Phantom of the Opera, Run to the Hills, Wasted Years, Seventh Son of a Seventh Son, The Clairvoyant, Fear of The Dark, Iron Maiden, Aces High, The Evil That Men Do e Running Free.

Negli ultimi anni la band ha ricevuto molte critiche per avere incluso o non incluso determinate canzoni nelle scalette dei tour, critiche arrivate per lo più da cultori di un certo periodo di produzione della band più che degli Iron Maiden in se; a tal proposito, Adrian Smith ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

Amiamo andare avanti, la band ha ancora creatività e non ci piace ricreare il passato. Ok stiamo suonando parecchia roba vecchia in questo periodo ma è comunque bello suonare canzoni che non facevamo da molto tempo, ci tiene freschi! Questo tour è una celebrazione, è bello suonare vecchie canzoni ma è solo una celebrazione di quello che la band è stata, ci piace guardare avanti.

Negli ultimi due anni, dopo l’uscita di The Final Frontier si è molto speculato sul fatto che questo sarebbe stato il loro ultimo album, cosa già smentita a gran voce si da Steve Harris che da Dickinson, tale tendenza è confermata anche da Smith.

Noi in genere non ci troviamo a provare canzoni nuove duraante i tour. Preferiamo prenderci dei periodi liberi da altre cose per farlo e magari ci penseremo il prossimo anno. Non abbiamo alcun piano al momento, ma è più probabile che faremmo qualcosa.

Secondo Adrian inoltre il segreto del successo dei Maiden sta in quello che fanno, non in quello che sono o appaiono

Abbiamo sempre prodotto musica e l’abbiamo sempre portata al nostro pubblico. Non abbiamo mai creduto nei media o nelle radio, in questo modo abbiamo avuto un forte seguito. Noi siamo qui perchè amiamo la musica e penso che la gente abbia capito questo.

A breve potrete leggere l’intera intervista di Adrian a The Aquarian