Bruce Dickinson – Intervista al The Guardian

Nell’articolo che segue è riportata la traduzione della recente intervista di Bruce Dickinson al The Guardian in cui Frank Turner pone alcune domande a Bruce in merito alla sua carriera e ai suoi pensieri.

Negli scorsi giorni si sono letti molti articoli in merito alle sichiarazioni di Bruce Dickinson di questi giorni, alcuni pertinenti, altri tradotti non correttamente e che hanno causato confusione o fuorvianti. Di seguito trovate la traduzione integrale dell’intervista pubblicata recentemente sul The Guardian.

Cosa succede quando un superfan degli Iron Maiden come Frank Turner incontra il suo eroe Bruce Dickinson? Ciò che unisce Frank Turner e il frontman degli Iron Maiden non è un grande tatuaggio della mascotte dei Maiden presente nella parte posteriore del polpaccio di Turner. Né la notizia che Turner ha vinto un round del programma Celebrity Mastermind scegliendo proprio i Maiden come area di competenza. Nemmeno la confessione di Turner il quale ha dichiarato che mentre veniva tagliata la torta del suo dodicesimo compleanno nel 1993 espresse come desiderio il ritorno di DIckinson, e che quindi si sente personalmente responsabile per il ritorno di Bruce nella band. No, quello che li unisce è il fatto che entrambi abbiano prodotto un proprio marchio di birra!

Turner, un fanatico degli Iron Maiden, è venuto dagli Stati Uniti per incontrare e intervistare Dickinson prima della loro partecipazione al Sonisphere.

“Ero un bambino, la musica non era parte della mia vita, poi sentii gli Iron Maiden e tutto cambiò. Mio padre mi comprò una copia della cassetta di Killers in un supermercato dalla stazione di Waterloo sulla strada di ritorno dal lavoro, e devo dire che questo è forse stato il suo più grande errore come genitore, perché tutto nella mia vita è cambiato quando ho sentito questo album. Gli dei Maiden poi sono senza dubbio i migliori spettacoli dal vivo in tutto il mondo. Hanno fatto 15 album di studio e di questi direi che almeno 10 sono classici indiscutibili, che è una cosa davvero incredibile per qualsiasi band.”

FT: Voglio iniziare parlando della vorstra eredità e della vostra immagine. Siete sul punto di vendere 60 milioni di album nel mondo. Per fare un confronto, Elvis Costello ha venduto 12 milioni di album. Sono un grande fan di Elvis Costello, ma in termini di percezione da parte del pubblico, e in particolare la percezione dei media, questo è un dato molto importante. Per voi conta qualcosa?

BD: Fondamentalmente no, non importa. Facendo un’analogia con una fattoria, abbiamo il nostro campo, e dobbiamo arare esso. Quello che succede nel campo del nostro prossimo non è il nostro problema. Si può solo arare un campo alla volta. Non ci dispiace ad essere una band di nicchia. Fortunatamente la nostra nicchia è abbastanza grande.

FT: Questo è la mia idea, la gente parla di importanza culturale, ma in qualche modo penso che l’impatto che i Maiden hanno avuto sulla musica è stato infinitamente più ampio rispetto ad Elvis Costello.

BD: La differenza è, con il massimo rispetto per Elvis Costello, il modo in cui la gente si approccia. Se sei un fan accanito di una squadra di calcio e credi con passione in questa squadra, il fatto che questa abbia un paio di stagioni negative non ferma il tuo appoggio fintanto che mantiene l’integrità e non prende per il culo i propri supporters.

FT: Mi piacerebbe vedere i Maiden al South Bank Show.

BD: Io personalmente mi sentirei come un topo da laboratorio in una gabbia dove qualcuno arriva e dice: “Oh, ecco un esemplare, ecco un tipo di metallaro che ha un cervello, diamo uno guardarlo da vicino… Scopriamo perché gli piace questa roba heavy metal. Visto che ha un cervello dovrebbe essere come Elvis Costello!” I mezzi radiotelevisivi e la televisive non riescono a fare i conti con il motivo per cui i fan di un determinato genere musicale amano quel genere. Perché a milioni di persone piacciono di più film come Il Signore degli Anelli e non amano particolarmente andare a vedere Gwyneth in una commedia romantica? La risposta è perché sono film fottutamente belli! Perché raccontano una grande storia, perché sono emozionanti, hanno carattere.

FT: Giusto, ma c’è una sorta di “snobbing” culturale in corso. Il metal, da alcune persone, è considerata una forma d’arte minore, penso però che l’impatto culturale di un arte sia calcolabile solo in base alla quantità di persone che ne fanno parte.

BD: Il movimento più vicino al “Sistema dell’arte” era il punk. Il motivo per cui molti abbracciarono il punk era perché era spazzatura e la ragione per cui abbracciarono la spazzatura era perché potevano controllarla. Dicevano Oh sì, facciamo punk in modo che possiamo deridere tutti e possiamo suonare i nostri strumenti del cazzo, facciamo di tutta questa faccenda una enorme performance artistica“. La metà dei ragazzi che erano in band punk vivevano grazie all’art establishment, ma la che cosa che avrebbero voluto veramente era essere in una band heavy metal circondati da porno star!

FT: Non ho visto alcuna porno star di oggi.

BD: Compio 56 anni quest’anno, non sono piu cose che fanno per me.

FT: Una delle cose che mi piace dei Maiden è che sono senza pretese ma energici, fanno musica aggressiva per le persone a cui non frega un cazzo delle mode e delle tendenze..

BD: Tutta questa merda negli anni 60 e 70, non esisteva. C’era la musica e basta. Non era un crimine contro Dio avere un album degli ZZ Top accanto ad un album dei Motörhead accanto ad uno dei Simon & Garfunkel eccetera. Nessuno pensava fosse strano. Poi, come le riviste e le radio hanno iniziato a proliferare hanno cominciato a creare competizione, hanno iniziato a segmentare il proprio pubblico. Nel fare questo, naturalmente, le band hanno iniziato a dare al pubblico quello che voleva in base alle tendenze. Alcune bands iniziarono a dire “Io faccio questo perché questo è il genere di cose Radio 1 manderà in onda, farò questo perché questo è il genere di cose che quel giornalista ama

FT: I Maiden hanno ancora qualcosa da realizzare?

BD: Non mi stancherò mai dei momenti di immensa attenzione che riceviamo. La gente mi chiede: “Come ci si sente a cantare davanti a 250 mila persone?Io rispondo: Non lo so, perché sono troppo occupato a pensare a quello che sto facendo, fammi dimenticare la musica, fermare l’azione, e prestare attenzione a tutte queste persone che sono davanti a me… ok, vi ringrazio molto!” Poi vedo questi stronzi in posti come Glastonbury apparire come se avessero uno specchio davanti, si atteggiano e guardano solo le telecamere e non prestando attenzione ai ragazzi in prima fila

FT: …che lavorano a salario minimo e risparmiano per acquistare un biglietto.

BD: Non per quelli di Glastonbury, loro vivono nelle loro yurte con aria condizionata e probabilmente lavorano per la BBC. Vedi noi, i Maiden, dovremmo essere auto-ossessionati e pensare ad essere famosi come fanno altri, in realtà siamo ossessionati dal pubblico, questo è ciò che fa la differenza tra i Maiden e tutto il resto. Non mi interessa essere famoso. La fama è l’escremento della creatività, è la merda che esce dal tuo lavoro, è un rifiuto di quello che stai facendo; è il sottoprodotto di quello che crei. Molta gente pensa che quell’escremento si debba mangiare e che sia quello a farti diventare più forte. Non è così, quello che importa è la creatività e il tuo pubblico.

FT: Fare questo lavoro è l’occasione per rendersi idiota davanti alle persone, deliberatamente o meno. Una volta mi diedi un pugno da solo alle palle davanti a  10.000 persone in Italia mentre cercavo di far ruotare il microfono.

BD: A 17 o 18 anni, carico di testosterone, non ti rendi conto di poterti rendere ridicolo da solo. Quindi, se qualcosa va storto sul palco la risposta è sempre: “Aaaaah qualcuno mi ha toccato la strumentazione!”  o cose così, e ti accorgi che questi grossi pezzi di legno fanno male se li colpisci forte. Al Rock in Rio, la prima volta che abbiamo suonato nell’84, stavo suonando questa bella chitarra e il monitor semplicemente non erano di mio gradimento. Suonavamo davanti a 500.000 persone, il piu grande concerto della storia e mentre ero sul palco pensavo: “Cazzo, suona come una merda!” Sono corso alla scrivania del tecnico e ho urlato al ragazzo: “I vostri monitor schifo!” e ho rotto la chitarra a metà sopra la parte superiore della scrivania del tecnico, questo però non risolse nulla. Prima di tutto avevo distrutto una perfetta buona chitarra, ed i monitor erano ancora una merda. Così sono tornato sul palco di fronte a 500.000 persone e ho preso a calci i monitor lanciandoli fuori dalla parte anteriore del palco, così non c’erano piu i monitor, e peggio dei cattivi monitor è l’assenza dei monitor stessi. Queste cose le fai fino a quando hai 18, 21 o 22 anni o poco piu ma poi metti la testa apposto.

FT: La tua voce è cambiata con l’età?

BD: , il tono cambia perché il corpo cambia. Invecchiando la tua diventa più pesante, diventa più grossa. Ma sul palco con i Maiden c’è solo un cantante, e non posso nascondermi dietro gli amplificatori, a differenza di qualcun altro che non voglio nominare. Non ho mai usato un Autocue . SI! Non ho mai capito le persone che ne fanno uso. Che cazzo è quella roba? La gente paga fior di quattrini e te fai fatica a ricordarti i testi delle tue stesse canzoni?  Il caso peggiore che abbia mai visto è stato durante Breaking The Law. E su quel cazzo di autocue era scritto “Breaking the law, breaking the law/Breaking the law, breaking the law/Breaking the law, breaking the law/Breaking the law”… è ridicolo.

FT: Noi suoneremo prima di voi al Sonisphere!

BD: Prima o dopo che io venga abbattuto? Ci è venetua questa idea della simulazione dopo il volo dello Spitfire lo scorso anno al Download. Il mio compagno sarà il Team Manager del Great War Display Team. I ragazzi avranno ognuno una replica di un aereo da combattimento della prima guerra mondiale. Il mio triplano Fokker sarà una replica di quello del Barone Rosso. Volerà esattamente come quello del 1917; e sarà come volare su uno scaffale gigante. Cercheremo di riempire il cielo di aeroplani così guardando da terrà verdrete 9 aerei che si combattono fino a che qualcuno prenderà fuoco e inierà a far fumo. Questo tipo di esibizioni ha luogo usualmente a 200 piedi. Qualcuno mi ha chiesto: “Avrai un paracadutee io ho detto: “Qual’è il senso? A 200 piedi se succede qualcosa sei comunque morto!“.