Bruce Dickinson parla di Anders Breivik

Durante il penultimo concerto del Final Frontier World Tour tenutosi il 5 Agosto all’O2 Arena, il vecchio Millennium Dome, di Londra, Bruce Dickinson ha come sempre introdotto Blood Brothers con un breve discorso.

La prefazione di Bruce è questa volta incentrata sulle stragi in Norvegia in cui sono morte 77 persone di cui la maggior parte erano ragazzi molto giovani, ecco quanto detto da Bruce prima della canzone:

La musica degli Iron Maiden non significa solo suonare in posti come questo, i Maiden sono ovunque nel mondo. C’è qualcosa nella nostra musica che unisce le persone, non importa di che colore siano, quale religione professino, se siano maschi, femmine o una via di mezzo. 
L’altra notte eravamo a Belfast, dove ogni giorno si sente tutta quella merda su Protestanti, Cattolici, e questo e quello. Io ho solo detto: ‘Guardate, questa è una casa sicura, questa è la nostra casa, questa è la casa dei Maiden, ognuno è il benvenuto. Noi non chiudiamo la porta in faccia a nessuno, non importa chi egli sia. Tranne forse… eravamo ad Oslo la scorsa settimana, dove la più merdosa atrocità non è stata commessa da un Mussulmano, è stata commessa da qualcuno che si auto professava un Cristiano, quel coglione là! Incredibile!