Sonisphere Festival – Intervista ad Andrea Pieroni

In esclusiva per la pagina Facebook del Sonisphere il patròn di Live Nation Italia, Andrea Pieroni, risponde ad alcune domande e presenta l’Estate concertistica in arrivo, partendo proprio dal festival che vedrà headliner gli Iron Maiden.

Buongiorno, Andrea. Può presentarci l’Estate concertistica di Live Nation, a 360 gradi?

“L’estate 2013 si prospetta come una delle più interessanti degli ultimi anni. Oltre al Sonisphere con Iron Maiden, abbiamo molti altri grossi show da stadio/arene estive di capienza importante. Per citare qualche nome System of A Down a Milano, Rammstein a Roma e Udine, Bon Jovi e Depeche Mode allo stadio di San Siro. Ma non solo concerti in grossi spazi, faremo anche spettacoli in location di dimensioni medie, ma non per questo il valore degli artisti sarà inferiore. Ricordo qualche nome: Slayer che torneranno in Italia per quattro date, Smashing Pumpkins per un’unica data italiana, Korn per tre concerti a fine giugno, il ritorno di Iggy & The Stooges (per la prima volta a Roma) oltre alle superstar della musica elettronica come David Guetta, Paul Kalkbrenner e Armin Van Buren. Sarà un’estate ricchissima di concerti che potete consultare sul nostro sito www.livenation.it

Il Sonisphere sembra essere il sopravvissuto da una serie di festival messi in ‘standby’, i più notevoli Gods Of Metal e Jammin’ Festival. Cos’è successo nel 2012, per portare a queste decisioni?

“Il mercato italiano al momento non riesce a sopportare due grossi festival dello stesso genere in un periodo di tempo ristretto. Quindi quest’anno, essendosi presentata l’occasione di avere i Maiden abbinati al marchio Sonisphere, abbiamo preferito propendere per quest’ultimo e concedere un anno di vacanza al buon vecchio caro Gods. Lo scorso anno avevamo dato uno stop temporaneo al Sonisphere, quest’anno è toccato al Gods. Credo che questa sarà la tendenza dei prossimi anni. Poi, non si può mai dire, e le cose possono cambiare, ma in linea generale la nostra intenzione è quella di proporre un solo grosso festival metal all’anno. Per quanto riguarda HJF, non me ne occupo io personalmente all’interno dell’azienda, ma posso dirti che non c’erano in giro nomi interessanti disponibili nel periodo del festival, pertanto non potevamo proporre un festival con un cast di cui non eravamo convinti nemmeno noi in quanto promoter.”

Nel mondo globalizzato, basta cliccare sul sito per Sonisphere per scoprire che nelle altre nazioni il festival dura un intero weekend, in alcuni casi anche un ‘weekend allungato’, e le band in cartellone sono molte di più. C’è dietro un complotto mondiale contro il metal in Italia, o ci sono cause più concrete, dietro al singolo giorno di Rho?

“Non c’è nessun complotto, ormai il mercato italiano è completamente sdoganato per qualsiasi genere, compreso il metal. Tutte le bands del mondo vengono a suonare nel nostro paese, ci sono concerti metal praticamente ogni giorno. Non è come negli anni 80 che ti andava bene se riuscivi a vedere tre concerti all’anno! La decisione di proporre un solo giorno è dovuta al fatto che l’economia italiana in questo momento è molto in difficoltà e proporre un festival di due o tre giorni avrebbe avuto costi altissimi, di conseguenza ci avrebbe obbligato a ad aumentare sensibilmente il prezzo del biglietto. Cosa che non volevamo fare perchè avrebbe inibito molte persone a venire al festival. Ricordo infatti che l’ultimo show dei Maiden da headliner con i soli Labyrinth di supporto, agosto 2010 a Villa Manin a Codroipo, aveva un biglietto a 60 euro. Qui abbiamo Maiden + Megadeth + Mastodon + Ghost B.C. + altre tre band, allo stesso prezzo, 60 euro. A conti fatti è stata la scelta giusta. Ad oggi abbiamo abbondantemente superato i 30.000 biglietti venduti e, se le vendite continuano su questi ritmi, credo proprio che taglieremo il traguardo dei 40.000 biglietti. Si tratta, in assoluto, del concerto italiano dei Maiden con più spettatori. Nel nostro paese non hanno mai suonato di fronte ad una platea di queste dimensioni, per cui un plauso a Bruce e soci e sempre Up The Irons!”

Consolazione per l’Italia, perlomeno, sembra essere il fatto che il festival sarà di Sabato, piuttosto che in un giorno lavorativo.

“Beh, si, ci siamo mossi con larghissimo anticipo e siamo riusciti ad aggiudicarci un sabato. Credo che la formula Maiden / Sabato sia uno degli ingredienti del successo dello show.”

Ci sono possibilità di vedere il prato verde a Rho, ammirato l’anno scorso all’Heineken?

“Ci stiamo lavorando, ma non è semplice. Purtroppo organizzare eventi di questo tipo significa doversi confrontare con cavilli legislativi o paralegislativi di ogni genere. Non sempre quello che sembra ovvio è realizzabile. Ci stiamo lavorando e se alla fine avremo tutte le rassicurazioni del caso, lo faremo. In ogni caso l’area sarà allestita con punti ristoro, zone d’ombra, docce e quant’altro. Dovrà essere una festa per tutti, artisti e pubblico.”

Nonostante il parere (pregiudizialmente) contrario di molte persone, l’introduzione dei pit ticket sembra aver riscosso un buon successo, al punto che per il Sonisphere i 3.000 biglietti “speciali” sono esauriti da Dicembre. Una scommessa vinta?

“Direi di si, i Gold Circle sono andati esauriti nel giro di pochi giorni e sono ormai di uso regolare in tutto il mondo, almeno per certi show. D’altro canto in qualsiasi manifestazione ci sono biglietti di prezzo diverso a seconda dei settori e dei servizi offerti, per cui non ci vedo niente di drammaticamente strano in tutto ciò. A teatro se acquisti la prima fila paghi di più rispetto ad un palco o il loggione, idem allo stadio o in un palazzo dello sport. Tuttavia capisco chi dice che così facendo si perde un po’ quell’atmosfera che si ha quando si deve conquistare la prima fila a suon di spintoni, ma i tempi cambiano e non dobbiamo aver paura del rinnovamento, delle idee nuove.”

Un augurio per la stagione (concertistica) estiva?

“Che sia divertente e sicura per tutti.”